Dichiarato l'archivio di Pompeo Calvia e della sua famiglia.
Dopo un intervento di censimento svolto dai funzionari della Soprintendenza archivistica della Sardegna dott. Enrico Fenu, referente per gli archivi di famiglia e di persona, e dott.ssa Consuelo Costa, funzionale a determinare l'esatta consistenza del fondo archivistico, con decreto n. 24 del 19/11/2021 la Soprintendente archivistica dott.ssa Monica Grossi ha dichiarato, ai sensi dell'art. 13 del D- Lgs. 42/2004 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, di interesse storico particolarmente importante l'archivio della famiglia sassarese dei Calvia Manca, che annovera tra i suoi esponenti il noto poeta e scrittore Pompeo, oggi di proprietà dell'erede dott. Mario Siotto Calvia, con la seguente motivazione:
l'archivio testimonia la vita e le attività della famiglia Calvia-Manca, i cui membri sono stati tra i principali esponenti della vita artistica e culturale della Sassari a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Salvatore Calvia Unali, capostipite della famiglia originario di Mores, fu architetto, patriota e pittore. Sposato con Antonia Diana Casabianca dei Conti di Lavagna, figlia del pittore Vittorio Diana, ebbe diversi figli altrettanto brillanti, tra i quali Mario, Pompeo e Antonino Calvia. Personaggio dalle spiccate doti artistiche e letterarie, Pompeo (1857-1919) fu protagonista degli ambienti intellettuali sassaresi di inizio secolo, assieme a Enrico Costa, ai più giovani Sebastiano Satta e Luigi Falchi Delitala, con i quali fondò la rivista "La terra dei Nuraghes" e al pittore Antonio Ballero. Nell’archivio, custodito nella antica casa dei Calvia, sono conservati i manoscritti delle sue opere lettarie (romanzi e poesie), e la corrispondenza con i principali esponenti della cultura sarda e italiana dell'epoca. Di interesse anche la documentazione prodotta dalla famiglia della moglie di Pompeo, Cristina Manca, in particolare dal padre, Gavino Manca, medico chiurgo, e dal fratello Cristoforo Manca, ingegnere in servizio a Messina dopo il terremoto del 1908. L’archivio conserva anche la documentazione della figlia di Pompeo, Mariuccia Siotto Calvia, pittrice, madre dell’attuale proprietario.