La previdenza sociale rappresenta, come noto, quell’insieme di norme e di istituzioni volte a tutelare il lavoratore (e i familiari a suo carico) da eventi quali infortuni, malattie, disoccupazione, invalidità, vecchiaia, morte… che riducono, sospendono o annullano del tutto la sua capacità lavorativa e, con essa, il suo reddito. Sorta storicamente in relazione alle condizioni di bisogno dei lavoratori subordinati, la tutela previdenziale, fondata su una concezione solidaristica del rapporto fra lo Stato e i cittadini e posta in essere mediante tecniche giuridico-economiche di natura per lo più assicurativa, è stata gradualmente estesa, col passare del tempo, a tutti i produttori di reddito da lavoro.
Nell’ultimo decennio e fino al 2011, il sistema previdenziale italiano era articolato in tre ambiti fondamentali:
• un ambito a presidio della tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, incentrato sull’INAIL(Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro);
• un ambito per la gestione dei regimi pensionistici e delle prestazioni minori per i dipendenti pubblici, incentrato sull’INPDAP (Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica), confluito nell'INPS dal 1° gennaio 2012 assieme all’ENPALS (Ente nazionale di previdenza e di assistenza per i lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico);
• un ambito per la gestione dei regimi pensionistici e delle prestazioni minori per i dipendenti privati, coordinato dall’INPS (Istituto nazionale della previdenza sociale).
Strumenti per la gestione documentale
• Massimario di conservazione e scarto dell'ENPALS
• Massimario di conservazione e scarto dell'INAIL
• Massimario di conservazione e scarto dell'INPDAP