- IGEA s.p.a. Tra gli archivi di impresa un discorso particolare merita quello prodotto dalla Società italiana miniere SIM s.p.a., ora IGEA s.p.a., Iglesias, di oltre 30.000 pezzi. In Sardegna, infatti, l'attività mineraria ha costituito la realtà industriale più rilevante e per tale motivo, dopo essere stato recuperato e censito, nel 1994, quell'archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico. La crisi e il declino del settore minerario avevano reso quanto mai urgente tale intervento su una documentazione, di importanza eccezionale, che rischiava di andare irrimediabilmente perduta. Il patrimonio archivistico delle cessate imprese minerarie italiane e straniere, operanti nell'isola fin dall'800, è quindi confluito, attraverso varie vicende, nell'IGEA s.p.a. e costituisce, insieme al fondo della Società Monteponi - Montevecchio, conservato presso il Comune di Iglesias, un unicum. Nel 1998 in seguito all'intervento della Soprintendenza che ne ha evidenziato l'indiscutibile valore, è divenuto parte integrante del Parco geo minerario storico e ambientale della Sardegna che, a riconoscimento della sua rilevanza, è stato dichiarato dall'UNESCO primo ed unico Parco geominerario al mondo per il carattere di universalità dei suoi valori. Il prezioso patrimonio archivistico prodotto dalle società minerarie che hanno operato in Sardegna, a lungo dislocato in diversi siti, all'interno di strutture inidonee, dispone oggi di una sede prestigiosa, all'interno del Magazzino centrale di Monteponi, restaurato grazie ad un cospicuo finanziamento regionale. L'imponente edificio, adeguato alle nuove funzioni, è stato inaugurato, durante un convegno che si è tenuto nella sala conferenze del Magazzino, il 4 dicembre 2012.
- Società Bonifiche Sarde L'archivio della Società Bonifiche Sarde, vincolato nel 1995 (11.800 pezzi, 1912-1989), costituisce una fonte primaria per le vicende imprenditoriali di Mussolinia, oggi Arborea, prima città di fondazione fascista, e per la storia del progetto di bonifica e di colonizzazione della piana di Terralba, concessa dallo Stato alla Società per il risanamento e lo sfruttamento economico. L'archivio conserva, inoltre, documenti di alcune società facenti capo al Gruppo Elettrico Sardo, artefice del modello di sviluppo, ideato da Francesco Saverio Nitti e progettato da Angelo Omodeo, basato sullo sfruttamento delle acque e dell'energia idroelettrica. Purtroppo tanto patrimonio si trovava in uno stato di conservazione pessimo, tale da compromettere senza rimedio l'integrità della documentazione e da renderne impossibile la consultazione. È stato perciò necessario attivare un procedimento di custodia coattiva (art. 43 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) finalizzato a trasferire l'intero complesso documentario - previo intervento di spolveratura e disinfestazione - presso l'Archivio di Stato di Oristano. Qui - tramite finanziamento del MiBAC e con il contributo della Regione Sardegna - esso sarà quanto prima fatto oggetto di un progetto di censimento, propedeutico alle successive attività di riordinamento e inventariazione.
- Raffa Garzia Nel 1986 è stato dichiarato l'archivio della Ditta Raffaele Garzia, Sestu, attiva dal 1813 nel campo del commercio all'ingrosso di mati e maglieria, con documentazione dal 1858 al secondo dopoguerra.
- Chiarella Nel 2001 è stato dichiarato l'archivio della Ditta Chiarella, Sassari, che, costituito da materiale documentario risalente agli anni 1960-1980, riveste interesse per la storia dell'omonima tipografia, distintasi nella produzione di monografie e collane di interesse sardo, e per l'attività tipografica in genere.
- Nel luglio 2005 è stato dichiarato l'archivio Siotto (1879-1985), un complesso documentario costituito principalmente dall'archivio dell'omonima Azienda Agricola di Sarroch, ma contenente anche documentazione di carattere familiare ed una serie di pubblicazioni. L'archivio è conservato presso la Fondazione Istituto storico "Giuseppe Siotto" onlus di Cagliari.
- Nel 2013 l'archivio del giornale Il Messaggero Sardo, che tratta vari temi relativi alla società isolana, dall'emigrazione alle questioni storiche, socio economiche, politiche, culturali e sportive; è conservato in 41 scatole e 2 cassettiere contenenti lettere di emigrati e dei circoli ed associazioni dei Sardi nel mondo, documenti inerenti ai congressi sulla emigrazione sarda, una collezione fotografica e circa 300 disegni del vignettista sardo Franco Putzolu (1970-2000).
- Nel 2013 è stato dichiarato anche l'archivio prodotto da una società operante nel settore della aerofotogrammetria, la ditta Aeronike s.r.l. , che permette di ricostruire i mutamenti avvenuti nell'Isola dagli anni Settanta, nel periodo di massima espansione urbanistica. Consta di 280 bobine, ciascuna contenente ca 250 immagini a partire dal 30 settembre 1975, per un totale di oltre 70.000 scatti utili alle ricostruzioni planimetriche del territorio isolano.
Ultimo aggiornamento: 24/08/2022